30 Mag 2018

Fatturazione elettronica tra privati

L’Agenzia delle Entrate prosegue nell’informare e preparare le imprese all’obbligo di fattura elettronica B2B dal 2019, obbligo che da luglio (ma in seguito a scioperi e agitazioni potrebbe slittare a inizio 2019) sarà già richiesto ai distributori di carburanti per consentire alle partite IVA di portarne in deduzione i costi e in detrazione l’imposta relativamente ai rifornimenti delle auto di lavoro e aziendali.

L’Agenzia elle Entrate ha peraltro pubblicato un aggiornamento delle specifiche tecniche per l’emissione e la trasmissione delle fatture elettroniche.

Nuove specifiche tecniche
L’aggiornamento si è reso necessario per correggere refusi ma anche per fornire chiarimenti su alcuni aspetti specifici. Ad esempio:

  • il nome dei file fattura e dei file dati fattura può contenere identificativi di soggetti diversi dal trasmittente;
  • il limite dimensionale per singolo file fattura è di 5MB, così da garantire usabilità web delle fatture elettroniche;
  • il Sistema di interscambio se non riesce a consegnare una ricevuta per indisponibilità del canale del trasmittente, effettua al massimo 6 nuovi tentativi di trasmissione, uno ogni 12 ore;
    il blocco informativo AltriDatiGestionali può essere utilizzato per riportare in fattura i dati identificativi della targa delle autovetture e degli scontrini (o documenti commerciali in caso di trasmissione dei corrispettivi);
  • gli errori sono identificati distintamente per tipologia di fattura;
  • i nuovi accreditamenti avverranno secondo il protocollo SFTP, più sicuro. I canali già accreditati con il canale FTP saranno modificati secondo un piano di migrazione compatibile con esigenze e scadenze degli utenti.

Servizi online
Intanto sono online dal 15 giugno, riprese dal sito delle piccole-medie imprese pmi.it, due nuovi servizi per semplificare la procedura di e-fattura:
un servizio di generazione di QR-Code (biglietto da visita digitale) con tutti i dati della partita IVA, pensato per agevolare la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche tramite SdI (Sistema di Interscambio) mostrando il codice a barre tramite dispositivo o su carta;
un servizio di registrazione dell’indirizzo telematico su cui ricevere le fatture elettroniche, velocizzando i tempi e semplificando il procedimento, eleggendo un indirizzo a cui abbinare tutte le fatture elettroniche.

Per utilizzarli si accede dal portale “Fatture e corrispettivi” tramite credenziali SPID, CNS (Carta Nazionale dei Servizi), Entratel o Fisconline (il servizio per generare il QR Code è presente anche nel cassetto fiscale). Il portale offre anche servizi per consultare e monitorare i flussi informativi delle fatture inviate e ricevute dal SdI.

A disposizione dei contribuenti c’è anche una procedura gratuita (da Web o smartphone e tablet) che consente di generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche.

Infine, c’è il provvedimento per le deleghe agli intermediari, che possono essere compilate in via telematica oppure cartacea. E’ possibile attribuire un’unica delega ampia oppure affidare incarichi separati a diversi consulenti per le diverse attività: consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche, dati rilevanti ai fini IVA, registrazione dell’indirizzo telematico, generazione del QR-code.

Fonte: QuiFinanza

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